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Porti della Spezia e di Marina di Carrara: una pianificazione "strategica e di sistema" per crescere di più In evidenza

Ogni scalo avrà il suo Piano Regolatore aggiornato, ma è sulla riorganizzazione funzionale che l'Autorità Portuale punta per amplificare la crescita.

“Un passo molto importante nella direzione della pianificazione”: così il Segretario Generale dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar ligure Orientale Francesco Di Sarcina, ha definito, durante la presentazione in conferenza stampa, l'approvazione da parte del Comitato di Gestione, della costituzione del Piano Regolatore di Sistema Portuale, che riunisce il DPSS (Documento di Pianificazione Strategica di Sistema dei porti della Spezia e Marina di Carrara) e gli attuali PRP (Piani Regolatori Portuali ) della Spezia e Marina di Carrara ed è completato dal Documento di Pianificazione Energetica Ambientale (DEASP).

 

Si tratta, in estrema sintesi, delle linee guida che dovranno poi trovare effettiva concretizzazione ed applicazione nei Piani Regolatori dei due porti. Per realizzare il DPSS, il primo ad essere approvato in Italia, l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale ha coinvolto tutti i soggetti interessati, vagliando contributi interessanti e preziosi.

Il Piano di Sistema ha come scopo principale quello di evidenziare le caratteristiche peculiari di ogni porto che comprende e valorizzarle in modo tale che possano portare alla crescita non solo di quel porto, ma anche di tutti gli altri che fanno parte del sistema.
“Bisogna fare in modo che la somma del contenuto dei due porti non faccia 100, ma di più”, riassume Di Sarcina.

Ora inizia la fase di effettivo aggiornamento dei Piani Regolatori, a partire da quello del Porto di Marina di Carrara che risale addirittura al 1981.
Molto più recente, invece, quello della Spezia, con ancora diversi elementi da realizzare. L'impegno su questo fronte, quindi, sarà prima di tutto quello di spingere tutti i soggetti interessati a mantenere i propri impegni in termini di investimenti programmati.

"Ci sono stati dei rallentamenti anche legati all'emergenza Coronavirus. I concessionari chiedono una dilazione degli investimenti previsti - sottolinea il Presidente dell'AdSP Carla Roncallo - Il Terminal del Golfo sta partendo con il primo lotto dei lavori. Contship, invece, prende tempo, ci saranno nuovi incontri a inizio settembre".

I punti chiave del DPSS

- eliminazione delle funzioni portuali ormai residuali al fine di dare spazio al traffico unitizzato;
- potenziamento delle funzioni commerciale, crocieristica, cantieristica ed industriale;
- individuazione di misure pianificatorie volte a favorire sinergie funzionali tra i porti della Spezia e Marina di Carrara;
- adeguamento dei fondali al tipo di navi previsto;
- integrazione della funzione del retroporto di Santo Stefano di Magra con le attività portuali e doganali e miglioramenti delle connessioni stradali e ferroviarie di accesso al porto con il sistema ferroviario;
- introduzione di misure atte a ridurre gli impatti portuali sui quartieri urbani circostanti e sugli specchi acquei, anche attraverso la alimentazione da banchina dei generatori delle navi, sostituzione dei mezzi operativi con motori tradizionali con altri a trazione elettrica e/o GNL; potenziamento degli impianti ferroviari per raggiungere l’obiettivo del 50% del traffico via ferrovia; realizzazione di sistemi di trattamento acque di dilavamento dei piazzali prima del convogliamento in mare; ottimizzazione dell’illuminazione portuale (torri faro) mediante sostituzione delle lampade agli ioduri di sodio con lampade a led; incentivazione della raccolta differenziata dei rifiuti da nave e da imbarcazioni da diporto, ecc.

Per questi ultimi fini, risulta molto importante il DEASP, ovvero il Documento di Pianificazione Energetica ed Ambientale del sistema portuale, redatto recentemente, che ha come obiettivo principale la riduzione delle emissioni di CO2. Saranno a tal fine valutati i progetti di sviluppo infrastrutturale già programmati, ai fini della riduzione dei consumi e/o delle emissioni inquinanti, anche in riferimento ai decreti di Valutazione d’Impatto Ambientale ad essi associati ed alle prescrizioni in essi riportate. Obiettivo del DEASP, dopo un’accurata fase di analisi, volta a valutare la situazione attuale delle realtà portuali indagate ed il fabbisogno energetico delle singole attività, è quello di proporre una serie di soluzioni tecnologiche ed innovative che consentano di ridurre l’impiego di energia a parità di servizi offerti, privilegiando le tecnologie maggiormente rispettose dell’ambiente.

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