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Salvarsi senza spendere troppo: ecco la mission di Meluso erede di Angelozzi In evidenza

di Massimo Guerra- Obiettivo salvezza, senza indebitare troppo la società: riparte da questi concetti la prima stagione in serie A dello Spezia dopo 114 anni.

Nessuna spesa folle, ampio ricorso ai prestiti e budget da incrementare strada facendo, in base alle problematiche che emergeranno via via. È partita da un grazie ad Angelozzi e al suo staff l'affollata presentazione al Ferdeghini del nuovo Dg dell'area tecnica Mauro Meluso affiancato dal presidente Chisoli, ma nessuna spiegazione è stata fornita rispetto al divorzio. Rispetto alla stagione da incominciare nessuna cifra precisa, nessun nome di calciatore, nemmeno un conforto su Marchizza e Scuffet. Solo un caldo benvenuto ad un dirigente che negli ultimi anni ha vissuto due promozioni e una retrocessione con il Lecce, portato dalla C alla A dalla quale è retrocesso sul filo di lana a vantaggio del Genoa meno di un mese orsono.

In soldoni, Meluso avrà sicuramente a disposizione per il budget dai 30 ai 35 milioni di euro derivanti dai diritti tivù, dagli sponsor e altre entrate, di questi almeno 20-25 andranno in ingaggi dei calciatori, in linea per capirsi con quanto speso dal Verona l'anno scorso. Ovviamente per giocatori che, parola di Meluso, dovranno abbinare fisicità a qualità tecnica, due doti a suo dire indispensabili per lottare per la salvezza.

Un grazie accorato a Angelozzi e al suo staff anche da parte del presidente Chisoli, che nella cacciata dell'ex Dg (e nel mancato rinnovo di Doronzo e Pignotti scaduti ieri) ha avuto un ruolo chiave, ma che oggi ne ha sottolineato la portata storica rispetto al progetto triennale anticipato di un anno per arrivare al sogno di una città intera di tifosi. Per inciso, Angelozzi non ha ancora rescisso il contratto, che scadrà a giugno 2021, probabile si raggiunga un accordo per non lasciare strascichi amari dopo una stagione da favola.

Chisoli: "Partiamo con handicap non solo da neo-promossa ma anche perché abbiamo finito per ultimi, ma a spezia siamo abituati a lavorare e soffrire e siamo già al lavoro per affrontare al meglio la nuova stagione".

Meluso: "Spezia società in crescita, con una gestione molto seria, per me è motivo di orgoglio di essere stato chiamato dal presidente Chisoli e dal patron Volpi miei primi interlocutori. Convincermi a venire a Spezia è stato semplice, la società è gestita con criterio economico ma è solidissima, sono anni che sento parlare di Volpi e so che la proprietà è intenzionata a investire sul vecchio stadio per dare la possibilità di ospitare le partite casalinghe al Picco. Faccio il mio plauso a chi mi ha preceduto, alla squadra e allo staff, conosco bene Angelozzi ma non sono ancora entrato nel merito delle mie nuove attribuzioni, questo è un patrimonio della città, della tifoseria e soprattutto della proprietà. Come diceva il presidente siamo in ritardo, il tempo stringe perché il 19 comincia il campionato, nei prossimi giorni completeremo i ranghi dello staff tecnico, sono contento che sia rimasto mister italiano per il suo entusiasmo, adesso insieme velocemente dobbiamo capire quali sono obiettivi, perché dalla serie B alla serie A cambia tutto, faremo la valutazione tecnica secondo gli obiettivi".

Ci saranno tanti nuovi giocatori?

"Per la serie A serve fisico e tecnica, della rosa attuale bisogna cambiare abbastanza anche se non ringrazieremo mai abbastanza i giocatori per l'impresa storica, ma ora dobbiamo guardare alla nuova realtà, di sicuro un buon numero di giocatori li dovremo prendere per forza".

Programma di quest'anno?

"Punto primo non appesantire la società dal punto di vista economico, ovvero la necessità di trovare un giusto compromesso tra non fare follie e conquistare la salvezza, magari con le unghie e con i denti come fanno solitamente le neo promosse".

Cosa promette ai tifosi?

"Non mi sento di promettere nulla, lavoro per una società in serie A per la prima volta nella sua storia".

Priorità al settore giovanile come risorsa della società e valore da preservare anche per i suoi risvolti sociali. Il nuovo direttore generale dell'area tecnica Meluso ha confermato di voler mantenere l'autonomia del settore giovanile che sarà affidato a una persona competente. Sempre gradito mala confermare il nome di Invernizzi. "Avrò il mio da fare in prima squadra ma sono convinto che il settore giovanile possa continuare ad essere un fiore all'occhiello per lo Spezia, Anche in considerazione del bellissimo centro sportivo che ho avuto piacere di conoscere".

Parte un po' teso il presidente Stefano Chisoli a fianco del nuovo dirigente che prende per primo la scena, poi è Chisoli a parlare: "Ho voluto lasciare spazio alle parole del nuovo direttore ma trovo doveroso esprimere un sincero ringraziamento a nome della società e mio personale a Guido Angelozzi e ai suoi collaboratori per il loro lavoro. Il nostro è appena iniziato. Certe figure saranno sostituite, la serie A comporta un potenziamento in ogni settore: amministrativo, della comunicazione, del marketing e sportivo. Vogliamo affrontare un campionato con la serietà che ci contraddistingue seguendo la politica del nostro gruppo. Ovvero perseguire uno standard elevato con un occhio alla sostenibilità a lungo termine”.

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