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Crisi GKN, Rifondazione Comunista La Spezia raccoglie beni prima necessità per lavoratori in presidio permanente

Una raccolta dei generi di prima necessità per i lavoratori Gkn di Campi Bisenzio (FI) licenziati il 9 luglio scorso con una mail dal fondo di investimento Melrose.

I generi non deperibili (acqua, stoviglie, olio, pasta, scatolame vario) saranno raccolti mercoledì 18 e Giovedì 19 agosto dalle 17.30 alle 19.30 presso la sede di Rifondazione Comunista in Via Lunigiana 545 (per info cell. 3792698329, è possibile anche sottoscrivere una sottoscrizione con causale "cassa di resistenza" all'Iban IT67D0501801400000016878944).

Lo organizza la federazione spezzina di Rifondazione Comunista rispondendo all'appello dei 500 lavoratori fiorentini scaricati dall'azienda senza alcun preavviso, che stanno tenendo un presidio permanente della fabbrica affinchè non venga svuotata dei macchinari atti alla produzione, per "delocalizzarla" (termine elegante per definire la corsa allo sfruttamento dei lavoratori da parte delle multinazionali, che restano non solo totalmente impunite dalle leggi degli stati e dei governi, ma che si permettono pure di farsene beffa, approfittando degli ammortizzatori sociali, pagati dai cittadini/lavoratori!.

Come si legge nel loro manifesto di rivendicazione, le 13 settimane di cassa integrazione proposte dal governo Draghi a Melrose (il fondo finanziario proprietario della Gkn) sarebbero sicuramente una boccata d'ossigeno, ma devono essere a loro volta integrate economicamente dall'azienda ed estese a tutte le ditte in appalto, dato che non si tratta di un'azienda in crisi e l'ammortizzatore sociale dovrebbe servire a sostenere i cali di lavoro. Qua siamo invece di fronte a un fondo finanziario che ha deliberatamente organizzato la delocalizzazione dei volumi, con le settimane di cassa completamente non a carico per Gkn.

"Ecco perchè" - affermano i lavoratori - "se è vero che sia in discussione una legge antidelocalizzazioni non può essere scritta sulle nostre teste. Deve essere scritta con le nostre teste. E, se necessario, siamo pronti a scriverla nelle piazze."

Facciamo sì che il loro motto - "Insorgiamo" - si trasformi in un moto generale di indignazione che vada oltre la stessa vertenza GKN e che si allarghi all'intero mondo del lavoro, capovolgendo i rapporti di forza. Rifondazione Comunista, anche a Spezia, è al loro fianco.

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